Cos’è una cartella esattoriale

La cartella esattoriale altro non è che una cartella di pagamento ed è un atto amministrativo con il quale si vuol raggiungere lo scopo di riscuotere un debito tramite il ruolo. Per riscuotere il debito ci si rivolge a un agente di riscossione (come abbiamo detto, nella maggior parte dei casi è l’Ader) che ha il compito di notificare il provvedimento con il quale si richiede il pagamento. Nel caso il debito non venga saldato, poi, può iniziare anche azioni esecutive e cautelari come il pignoramento, l’ipoteca o il fermo amministrativo.
La cartella esattoriale, contrariamente a quanto si può pensare, è un vero e proprio titolo esecutivo ed ha lo stesso valore che può avere una sentenza, un decreto o le ordinanze. Proprio per il fatto che si tratta di un atto esecutivo, l’agente di riscossione può avviare le misure cautelari ed esecutive sopra menzionate.

Notifica cartella esattoriale, cosa contiene?

Ogni cartella contiene tutte le informazioni utili al contribuente per capire cosa fare:

  • la descrizione delle somme dovute;
  • gli estremi identificativi del debitore;
  • la data in cui il ruolo diviene esecutivo;
  • l’intimazione ad adempiere nel termine di 60 giorni dalla notifica;
  • le modalità di pagamento, anche rateale;
  • le modalità per richiedere il riesame, la sospensione o l’annullamento del debito rivolgendosi all’ente creditore o presentando ricorso al giudice.

Con provvedimento del 17 gennaio 2022 è stato approvato un nuovo modello di cartella di pagamento per i carichi affidati agli agenti della riscossione a decorrere dal 1° gennaio 2022. In base a quanto stabilito dalla legge di Bilancio 2022, infatti, le cartelle non contengono più l’aggio della Riscossione, cioè gli oneri di riscossione non vengono più addebitati al contribuente.

Le somme che risultano dovute a seguito dei controlli effettuati dagli enti creditori vengono iscritte a ruolo (si tratta di un elenco che contiene i nominativi dei debitori, la tipologia del credito e le relative somme dovute).
Il ruolo viene formato dall’ente creditore e trasmesso all’Agenzia delle entrate-Riscossione che provvede ad elaborare e notificare la cartella di pagamento ai fini della riscossione delle somme indicate.

Cosa rischia chi non paga una cartella

Per le cartelle esattoriali il termine per il pagamento è fissato in 60 giorni dalla notifica.

In caso di mancato pagamento della cartella nel termine previsto dalla notifica, o di mancata richiesta di rateazione, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione può avviare nei confronti del debitore (e dei suoi coobbligati):

  • procedure cautelari e conservative, come il fermo amministrativo di beni mobili registrati, o l’ipoteca;
  • l’esecuzione forzata per il recupero coattivo del credito sulla base del ruolo che costituisce titolo esecutivo, quindi il pignoramento dei beni mobili, immobili o dei crediti.

Inoltre, in caso di mancato pagamento della cartella entro la scadenza, sulle somme iscritte a ruolo sono dovuti gli interessi di mora, maturati giornalmente dalla data di notifica della stessa, e tutte le eventuali ulteriori spese.

Cartella esattoriale, come si contesta?

Se il contribuente ritiene che la cartella esattoriale sia illegittima può contestarla. La prima cosa da fare, in questo caso è individuare il Giudice competente che varia in base alla natura del debito contenuto nella cartella stessa e nello specifico:

  • ci si rivolge alla Commissione Tributaria Provinciale nella cui circoscrizione ha sede l’Ente che ha emesso la cartella di pagamento per cartelle esattoriali che richiedono debiti tributari;
  • ci si rivolge al Tribunale Sezione Lavoro del luogo in cui ha sede l’ufficio dell’Ente che ha emesso la richiesta per cartelle che si riferiscono a contributi previdenziali e assistenziali (per i lavoratori autonomi la sede del Tribunale va individuata nella circoscrizione in cui il contribuente ha la residenza);
  • è necessario rivolgersi al Giudice di Pace competente del luogo in cui è stata commessa la violazione, invece, per le cartelle che riguardano sanzioni amministrative e violazioni del codice della strada.

 

 

Progetto SCEGLI CONSAPEVOLE, con contributo L.R. 4/17 – Anno 2023