È urgente intervenire sui bus. Il prima possibile. L’appello arriva da U.Di.Con. Emilia-Romagna che sulla scia dei nuovi contagi di studenti nel modenese, concentra l’attenzione sul rischio affollamenti a bordo dei mezzi pubblici. Con l’allargarsi a macchio d’olio dei casi in tutte le scuole della provincia, con ad oggi circa 80 positivi in 13 istituti – fa sapere l’associazione -, è evidente che qualcosa, nel meccanismo fra scuola e trasporti, non funziona come dovrebbe. Una situazione sotto gli occhi di tutti che rischia di peggiorare drasticamente se non si prenderanno adeguati provvedimenti. U.Di.Con. Emilia-Romagna fa notare come rimane paradossale, infatti, la differenza di attenzione tra scuola e trasporti, dove nella prima i ragazzi hanno, giustamente, dispositivi di protezione e, per quanto possibile, rispetto del distanziamento sociale, mentre sono i secondi che preoccupano molti genitori, stando alle numerose segnalazioni che arrivano alla nostra associazione. Riteniamo che sia assolutamente inutile compiere sforzi immani per fermare il contagio nelle scuole e più in generale fra la popolazione, se poi i ragazzi per tornare a casa vengono stipati come bestiame su autobus e corriere, senza distanziamento sociale, con il rischio sempre maggiore di veicolare il virus nelle famiglie, in particolare ai soggetti più anziani o fragili.
Il sovraffollamento dei mezzi è evidente, così come il rischio per la salute dei ragazzi prima di tutto, ma poco o niente si sta facendo a riguardo. U.Di.Con. Emilia-Romagna caldeggia a riguardo alcune proposte, tra cui l’entrata scaglionata degli studenti negli istituti e l’utilizzo di personale di terra per guidare i ragazzi, vigilare sul fatto che le norme vengano rispettate, farli accedere nel numero corretto e con distanziamento sociale sui mezzi pubblici. Per quanto riguarda l’entrata scaglionata dei ragazzi, servirebbe maggior cooperazione fra gli istituti e i trasporti, ma questo sembra ancora un obiettivo irraggiungibile.
Come associazione e genitori preoccupati, chiediamo con forza alla Regione che vengano presi provvedimenti per tutelare maggiormente la salute dei ragazzi e ridurre l’espansione del virus, per non rendere nulli tutti i sacrifici fatti finora per arginarlo.
“Bene far rispettare rigorosi protocolli agli studenti nelle scuole, ma non ha molto senso poi mandarli negli autobus stipati ad alto rischio contagio – spiega Vincenzo Paldino, presidente di U.Di.Con Emilia Romagna -. Se non si risolve immediatamente il problema dei trasporti pubblici, specialmente nelle ore pre e post scuola, le altre misure adottate per contenere il virus a scuola e fra i giovani non hanno nessun significato. A tal proposito, se non fosse possibile intervenire nei trasporti in tempi rapidi, come associazione chiediamo la possibilità di istituire la didattica a distanza, almeno per le scuole superiori e fino a quando non si riorganizzano i trasporti per evitare i disagi. Le istituzioni preposte facciano ognuna la sua parte in tempi veramente stretti se si vuole evitare il peggio”.