Una delle novità introdotte col decreto fiscale, che ha recepito le indicazioni da parte dell’Autorità per l’energia, reti e l’ambiente, va ad interessare il c.d. “bonus acqua”.
Aumenta così lo sconto nelle bollette dell’acqua, che con la legge di conversione del decreto fiscale è stato esteso adesso anche ai titolari di reddito e pensione di cittadinanza.
Il Bonus idrico già previsto per le famiglie che versano in disagiate condizioni economiche, includerà delle agevolazioni anche per quanto riguarda i costi relativi ai servizi di fognatura e depurazione.
L’ampliamento è stato già avviato a partire dal 1°gennaio, e spetterà all’autorità stessa definire la quantificazione dello sconto e le modalità di erogazione.
Restano immutati i requisiti minimi necessari per potervi accedere. Lo sconto interesserà tutte le famiglie con un ISEE non superiore agli 8.256 euro, soglia che sale ai 20mila euro per le famiglie numerose, con almeno 4 figli a carico.
Agevolazione che adesso sarà accessibile, anche, ai titolari di reddito e pensione di cittadinanza che potranno accedere così al bonus idrico, come già avviene per lo sconto nelle bollette luce e gas.
La relativa domanda potrà essere presentata a partire dal 1° febbraio, presso il proprio Comune di residenza o presso i Caf delegati, presentando altresì il numero di protocollo assegnato al reddito o pensione di cittadinanza.
Va precisato che i titolari di reddito e pensione di cittadinanza potranno accedere al bonus luce, acqua e gas anche se il proprio reddito ISEE superi gli 8.265 euro.
E’ bene ricordare però, che a differenza di quanto avviene per il bonus luce e gas, il bonus idrico non è uguale per tutti, l’agevolazione dunque cambierà a seconda del territorio in cui sarà effettuata la fornitura.