Con l’avvicinarsi della fine del Mercato Tutelato dell’Elettricità, fissata per il prossimo 30 giugno, gli utenti si trovano di fronte a un dilemma: rimanere nel mercato libero o tornare al tutelato, che sembra offrire tariffe più convenienti. Tuttavia, il ritorno al regime tutelato si sta rivelando più difficile del previsto, con molti operatori che ostacolano o rallentano il processo.
Il Mercato Tutelato dell’Elettricità è stato un punto di riferimento per molti consumatori per anni, garantendo prezzi stabili e accessibili. Tuttavia, con l’avvento del mercato libero, sempre più utenti hanno deciso di passare a fornitori alternativi, alla ricerca di offerte più vantaggiose e flessibilità contrattuale.
Tuttavia, la prospettiva di tariffe più convenienti nel mercato tutelato sta portando molti utenti a riconsiderare la propria scelta. La possibilità di tornare al tutelato entro il 30 giugno, come previsto dalla normativa vigente, sembrerebbe un’opzione allettante. Inoltre, i consumatori si stanno scontrando con una serie di ostacoli nel processo di transizione.
Uno dei principali problemi riscontrati è la difficoltà nel contattare gli operatori per richiedere il ritorno al mercato tutelato. Molti call center non offrono l’opzione preimpostata per il ritorno alla maggior tutela, e quando si riesce a parlare con un consulente, spesso si viene trasferiti da un ufficio all’altro o rimandati al sito di ARERA, l’Autorità di Regolamentazione per Energia Reti e Ambiente.
Inoltre, molte società richiedono una documentazione dettagliata via mail, rallentando ulteriormente il processo. Ci sono stati casi in cui gli operatori hanno negato l’esistenza della possibilità di ritorno al mercato tutelato, causando confusione e frustrazione tra i consumatori.
Anche una volta inviata la documentazione richiesta, i tempi per finalizzare l’operazione appaiono eccessivamente lunghi, con alcuni utenti che segnalano tempi di attesa fino a due mesi.
Di fronte a queste difficoltà, molte associazioni per i consumatori hanno deciso di rivolgersi all’Antitrust per segnalare il problema.
Noi di U.Di.Con, diamo sostegno a questa iniziativa, evidenziando la necessità di garantire ai consumatori un’effettiva libertà di scelta e un accesso agevole al mercato tutelato.