Quando un treno viene cancellato, i passeggeri hanno diversi diritti e opzioni a loro disposizione per gestire l’inconveniente.
1. Annullare il viaggio e chiedere il rimborso
– Rimborso totale: Se decidi di annullare completamente il viaggio, puoi richiedere il rimborso totale del biglietto.
– Rimborso parziale: Se il treno è cancellato solo per una parte del viaggio, puoi richiedere il rimborso per quella parte non effettuata.
2. Proseguire il viaggio con mezzi alternativi
– Trasporto alternativo: puoi proseguire il viaggio utilizzando mezzi di trasporto alternativi senza costi aggiuntivi per raggiungere la destinazione finale non appena possibile.
– Soluzioni alternative: su richiesta, l’impresa ferroviaria può aiutarti a trovare soluzioni alternative con altri fornitori di servizi di trasporto, sia ferroviario che non. In questo caso, l’impresa ferroviaria coprirà i costi sostenuti.
3. Autonomia del viaggiatore
– Trova soluzioni alternative da solo: se l’impresa ferroviaria non ti informa delle opzioni disponibili entro 100 minuti dalla partenza prevista del treno cancellato, hai il diritto di trovare autonomamente soluzioni alternative con altri servizi di trasporto pubblico. I costi necessari, adeguati e ragionevoli saranno rimborsati dall’impresa ferroviaria.
Diritto all’assistenza
– Pasti e Bevande: se il ritardo è superiore a un’ora, hai diritto a pasti e bevande commisurati ai tempi di attesa.
– Sistemazione: se necessario pernottare a causa della cancellazione, hai diritto a una sistemazione.
Risarcimento per ritardi
Se accetti un trasporto alternativo e subisci un ritardo all’arrivo, potresti avere diritto a un risarcimento:
– 25% del Prezzo del Biglietto: se il ritardo è superiore a 1 ora e inferiore a 2 ore.
– 50% del Prezzo del Biglietto: se il ritardo è superiore a 2 ore.
Non hai diritto a risarcimento se:
– Hai optato per il rimborso del biglietto.
– Sei stato informato del ritardo prima dell’acquisto del biglietto.
– La cancellazione è dovuta a circostanze eccezionali.
Le circostanze eccezionali
Non hai diritto a risarcimento se la cancellazione è causata da circostanze che l’impresa ferroviaria non poteva evitare, come:
– Condizioni meteorologiche estreme, catastrofi naturali o pandemie.
– Presenza di persone sui binari, furto di cavi, emergenze a bordo, sabotaggi o terrorismo.
– Problematiche causate da terzi.
Gli scioperi del personale ferroviario non sono considerati circostanze eccezionali. Questo concetto è stato esteso al trasporto ferroviario dal Regolamento europeo 2021/781, secondo cui le imprese ferroviarie non sono tenute a corrispondere un indennizzo per ritardi causati da circostanze straordinarie che mettono a rischio l’esercizio sicuro del servizio.