Per chi purtroppo non può permettersi l’acquisto, l’accesso alla casa e il costo degli affitti nelle grandi città italiane rappresentano tematiche di crescente preoccupazione. Negli ultimi anni, l’incremento significativo dei canoni di locazione ha inciso profondamente sul bilancio delle famiglie, soprattutto in contesti urbani ad alta densità abitativa. Parallelamente, l’aumento vertiginoso delle bollette energetiche ha ulteriormente aggravato la situazione economica dei cittadini, rendendo sempre più difficile la gestione delle spese quotidiane.
Incrociando i dati delle principali piattaforme online di intermediazione immobiliare, nel 2024 gli affitti sono aumentati in media del 10,6% rispetto al 2023, portando il canone medio nazionale a quasi 14 euro mensili al metro quadrato. Nelle città turistiche, come Roma, Napoli, Firenze, la diffusione di affitti brevi e l’aumento della richiesta, dovuto anche alle difficoltà di accesso ai mutui, ha portato gli aumenti addirittura al 16%. Questo trend ha interessato in maniera significativa tutte le principali città italiane, con aumenti rilevanti in tutte le aree del Paese.
Parlando di acquisti, invece, estendendo il periodo di analisi agli ultimi dieci anni e concentrando lo sguardo sulla città di Milano, i costi delle abitazioni hanno subito un incremento a dir poco esorbitante. Secondo l’analisi de Il Sole 24 Ore, i prezzi delle abitazioni nuove nel capoluogo lombardo sono aumentati in questo periodo del 43,8%, con una media che si aggira intorno ai 5.000 euro al metro quadro, raggiungendo punte di 17.000 euro in zone centrali.
Ma qual’è l’incidenza media di affitti e bollette sul reddito?
Secondo i dati Istat del 2022, il reddito medio annuo delle famiglie italiane è stato di 35.995 euro. Per le famiglie in affitto, la spesa media mensile è di 421 euro, che corrisponde a 5.052 euro all’anno. Considerando che queste famiglie hanno un reddito medio annuo di 35.995 euro, la spesa per l’affitto rappresenta circa il 14% del reddito familiare. Per quanto riguarda le bollette, nel 2022 si è registrato un aumento significativo dei costi energetici, con una spesa media annua stimata di 1.800 euro in più rispetto all’anno precedente (fonte AGI). Sommando la spesa per l’affitto (5.052 euro) e l’aumento delle bollette (1.800 euro), le famiglie hanno sostenuto una spesa totale di circa 6.852 euro all’anno per queste voci, pari a circa il 19% del reddito medio familiare. È importante notare che queste cifre possono variare in base a diversi fattori, tra cui la zona geografica, la tipologia di abitazione e le abitudini di consumo energetico. Per i nuclei con un solo reddito e per le persone single, la percentuale di entrate da destinare ad affitto e bollette può invece arrivare anche al 50% del totale.
Questo scenario evidenzia la necessità di interventi strutturali per garantire un accesso equo e sostenibile all’abitazione e ai servizi energetici, che sono diritti primari sanciti dagli articoli 29, 31 e 47 della Costituzione Italiana. È diventato urgente che le istituzioni implementino politiche efficaci volte a garantire l’abitazione e a contenere in modo strutturale e duraturo i costi energetici, assicurando così una maggiore sostenibilità economica per tutti i cittadini.
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