Per fare scelte alimentari consapevoli, è essenziale avere informazioni chiare e affidabili sui prodotti che consumiamo. Il modo più immediato per ottenerle è attraverso l’etichetta, un vero e proprio documento di identità del prodotto. L’etichettatura degli alimenti svolge un ruolo fondamentale nel garantire al consumatore la trasparenza necessaria per effettuare acquisti in linea con le proprie esigenze. Oltre a specificare la composizione del prodotto, l’etichetta fornisce dettagli sulla sua origine, sulle modalità di produzione, sulle istruzioni per la conservazione e su altri aspetti rilevanti per la sicurezza e la qualità dell’alimento. Maggiore è il numero di informazioni riportate sull’etichetta, più completa sarà la valutazione che il consumatore potrà fare del prodotto. Un alimento di alta qualità, infatti, viene spesso valorizzato attraverso la descrizione delle sue proprietà nutrizionali e l’indicazione dell’origine e della natura degli ingredienti che lo compongono.

 

Come leggere e interpretare le etichette alimentari:

L’ordine degli ingredienti riportato in etichetta non è casuale, ma segue una precisa normativa: gli elementi sono elencati in ordine decrescente di quantità. Questo significa che il primo ingrediente della lista è quello presente in maggiore quantità, seguito dal secondo e così via. Di conseguenza, i primi tre ingredienti sono quelli che costituiscono la parte principale del prodotto, ed è consigliabile prediligere alimenti con una lista di ingredienti breve e semplice.

 

Un altro aspetto da considerare riguarda le diciture come “light” o “senza”: è importante verificare come vengono sostituiti certi zuccheri o rimossi alcuni grassi per mantenere il sapore del prodotto. Sempre più frequentemente, le confezioni riportano inoltre messaggi promozionali che enfatizzano proprietà nutrizionali, benefici per la salute, ma esistono normative precise che regolano l’uso di queste affermazioni, ed è essenziale saperle interpretare per non cadere in inganno. Ad esempio, l’indicazione “senza zucchero” potrebbe trarre in errore alcuni consumatori, inclusi i diabetici, poiché non garantisce l’assenza di ingredienti che possono avere effetti simili o persino più dannosi dello zucchero stesso, come l’amido di mais, lo sciroppo di glucosio, lo sciroppo di fruttosio o maltosio. Per questo motivo, leggere attentamente l’elenco degli ingredienti è fondamentale per comprendere la reale composizione del prodotto.

 

Infine, quando un alimento contiene additivi, l’etichetta deve riportarne sia la categoria (ad esempio coloranti, conservanti, antiossidanti), sia il nome specifico (come acido sorbico, lecitina o cera d’api), oppure il relativo codice europeo (E 220, E 322, E 901). Queste informazioni aiutano il consumatore a identificare meglio gli ingredienti presenti e a fare scelte più consapevoli per la propria alimentazione.

 

Cosa deve esserci obbligatoriamente nell’etichetta:

Per sintetizzare, nel packaging dobbiamo trovare necessariamente la denominazione dell’alimento, compreso lo stato fisico in cui si trova e il processo di produzione che ha subito; l’elenco di tutti gli ingredienti che lo compongono; la presenza di allergeni, che devono essere evidenziati rispetto agli altri ingredienti; la durabilità del prodotto (che si distingue in limite, “da consumarsi entro il”, o consiglio, “preferibilmente entro il”); condizioni di conservazione ed uso; paese di origine e luogo di provenienza; dichiarazione nutrizionale.

 

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