La fase 1 ha registrato un aumento dei generi alimentari consumati ed un miglior utilizzo. Con U.di.Con le buone pratiche da conservare nella fase 2.
Per la prima volta dopo dieci anni, anche grazie alla forzata permanenza in casa degli italiani, nel nostro paese si spreca meno cibo. Rispetto all’anno scorso si è verificato un calo del 25% degli alimenti gettati nella spazzatura, secondo il Rapporto 2020 dell’Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market/Swg presentato nei giorni scorsi a Roma al ministero della Salute alla vigilia della 7ª Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare promossa dalla campagna Spreco Zero.
Lo spreco alimentare e le modalità per ridurlo sono da tempo al centro anche delle campagne informative delle associazioni dei consumatori. Tanto più nel momento dell’emergenza Covid che ha trasformato non solo le modalità della spesa, ma anche le quantità di cibo acquistato, ed il modo in cui consumarlo ed ottimizzarlo. Nella puntata settimanale de Lo spazio che sa, approfondimento tematico in collaborazione con U.Di.Con Emilia-Romagna, che da questa settimana ritorna con interviste in studio, facciamo il punto con Maria Chiara Dominici.
“Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia-Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. Ripartizione 2018”.