Per molte persone lo spreco di cibo è diventata un’abitudine, si compra più cibo di quello che serve, si lascia che frutta e ortaggi si deteriorino, si mette nel piatto più di quello che si possa
mangiare. Queste abitudini mettono a dura prova le nostre risorse naturali e danneggiano l’ambiente perché quando si spreca del cibo non si spreca solo l’acqua e il suolo ma anche l’energia che è stata necessaria per produrlo e trasportarlo, quindi chi spreca contribuisce al cambiamento climatico. Ma perché si spreca? Uno studio dell’osservatorio Waste Watcher della campagna ‘spreco zero ’ e dell’ Università di Bologna identifica i principali motivi dello spreco. La ragione principale per cui si butta un alimento è perché non è più fresco, non ha quindi un buon odore, è ammuffito o è scaduto, ma alla base c’è spesso un acquisto oltre le proprie esigenze: c’è chi compra troppo riempiendo frigorifero e dispensa, chi si dimentica di alcuni cibi acquistati e di conseguenza non li consuma tutti per tempo, ma c’è anche chi prepara porzioni esagerate che non vengono finite. La classifica degli alimenti più sprecati vede al primo posto frutta, verdura e pane, che sono per l’appunto gli alimenti più deperibili. Un importante cambio di rotta è emerso a seguito di una recente indagine condotta durante il lockdown per la pandemia di Covid-19, che anche se ha individuato che l’acquisto di generi alimentari è aumentato, ha dimostrato che gli italiani hanno prestato una maggiore attenzione alla gestione del cibo acquistato con una netta riduzione degli scarti e un miglioramento della qualità degli alimenti consumati. Durante la pandemia, da una parte abbiamo imparato a fare la spesa, gestendo al meglio i prodotti freschi e occupandoci della “cucina del recupero”, quindi conseguentemente abbiamo sprecato molto meno, ma dall’altro lato la popolazione si è impoverita e deve quindi essere assistita dal punto di vista alimentare.

Cosa possiamo fare per ridurre gli sprechi? Anche i piccoli cambiamenti nelle nostre abitudini possono avere un grande impatto, ad esempio adottare una dieta sana e sostenibile ma soprattutto in equilibrio con il nostro fabbisogno energetico, perché esagerare con il cibo è a tutti gli effetti uno spreco. È necessario, quindi, acquistare solo gli alimenti di cui si ha bisogno e che si intendono consumare. Potrebbe essere utile in questo caso fare una lista della spesa e rispettarla, in modo tale da evitare gli sprechi e risparmiare denaro. Altra cosa importante è la corretta conservazione degli alimenti, ad esempio mettendo davanti gli alimenti più vecchi sia nella dispensa che nel frigorifero per ricordarsi di consumarli, e poi utilizzare gli avanzi. E ricordare sempre che sprecare meno, mangiare meglio e adottare uno stile di vita sostenibile sono principi fondamentali per contribuire alla salvaguardia del nostro pianeta.

 

Progetto SCEGLI CONSAPEVOLE, con contributo L.R. 4/17 – Anno 2023