Quando si agisce in qualità di consumatori quasi sempre ci si trova in una condizione di inferiorità nei confronti delle grandi imprese, dovuta al minor peso economico, al corrispettivo basso potere contrattuale e ad una scarsa informazione di base, che favorisce i soggetti “forti”, come banche, compagnie di assicurazioni, società finanziarie e grandi catene di distribuzione di prodotti commerciali. Così capita spesso di fare il passo più lungo della gamba e di trovarsi indebitati senza saperlo, accorgendosi della brutta situazione in cui si è finiti soltanto quando non si riesce più a risanare il debito, i pagamenti in scadenza si accumulano e i creditori bussano alla porta. Diventa, allora, imprescindibile, per trovare una via d’uscita dalla propria, più o meno grave, situazione debitoria, conoscere gli strumenti applicabili e il funzionamento della legge sui debiti e della protezione dei consumatori.
Nello specifico, esiste una protezione anticipata dei debitori, offerta dalle garanzie legali previste nel Codice del consumo, ed una tutela successiva, prevista dalla legge sul sovraindebitamento, cosiddetta “salvasuicidi”, e che dopo un decennio di applicazione è stata ulteriormente potenziata. Quest’ultima strada riguarda dunque i casi più gravi, quelli in cui l’inadempimento si è già verificato e i creditori hanno già intrapreso le azioni di recupero. Ma andiamo con ordine, vediamo cosa succede se non si riesce a pagare i propri debiti, e cosa si rischia di dover subire. Se non riesci a pagare un debito entro le scadenze previste, il creditore può attivare una procedura di pignoramento dei beni, mobili o immobili, compresi gli
stipendi, le pensioni e le somme depositate sui conti correnti bancari e postali. Se il credito è munito di prova scritta (ad esempio, un contratto firmato) il creditore può agire con un decreto ingiuntivo, notificandolo al debitore, insieme all’atto di precetto (che deve precedere il pignoramento), e che consiste in un’intimazione a pagare il dovuto entro 10 giorni; se il debitore non salda e non si oppone instaurando una causa civile, parte il pignoramento e si arriva così all’esecuzione forzata mediante espropriazione, che, a seconda dei casi, può essere mobiliare, immobiliare (con la vendita all’asta giudiziaria) o presso terzi. Ci sono però dei limiti al pignoramento: alcuni beni essenziali, come quelli che servono per le esigenze elementari di vita e di sussistenza del debitore, o sono indispensabili per l’esercizio della sua attività, non sono pignorabili, la casa destinata ad abitazione è soggetta a limiti di valore (ma solo se il creditore è il fisco), e per le somme accreditate come stipendio o pensione non si possono superare determinate percentuali stabilite dalla legge.
La legge sul sovraindebitamento consente di ridurre l’importo complessivo dei debiti accumulati e di dilazionare i pagamenti residui nel corso del tempo. Queste possibilità di esdebitazione si estende anche ai piccoli imprenditori commerciali, con un attivo patrimoniale inferiore a 300mila euro. Occorre sempre dimostrare di trovarsi in difficoltà finanziarie gravi, non transitorie e dunque non risolvibili se non mediante questi strumenti, seguendo una particolare procedura giudiziaria che prevede l’intervento dei creditori e di un apposito organismo di mediazione. In questo ambito, se il giudice ritiene il debitore “meritevole” potrà essere eliminata una parte dei debiti che risulta proprio impossibile pagare con i propri redditi e disponibilità patrimoniali, e predisporre un piano di rientro per versare le somme rimanenti, a rate e fino a un massimo di 10 anni. Così diventa possibile uscire dal vicolo cieco della crisi, liberandosi di quei debiti che sembravano ostacoli insormontabili.
La tutela dei consumatori è garantita dal Codice del consumo, che sancisce una serie di diritti dei consumatori e indica le modalità per esercitarli. Sono diritti riconosciuti in tutta l’Unione Europea e che l’Italia ha recepito sin dal 2005. In particolare, i consumatori hanno diritto alla salute ed alla sicurezza, ad essere tutelati nei loro interessi economici, ad ottenere il risarcimento in caso di danni provocati dai prodotti o servizi acquistati, a godere di servizi pubblici efficienti, ed avvalersi della rappresentanza e protezione di associazioni. Un prezioso strumento nella mani dei consumatori è l’azione legale collettiva, meglio conosciuta come class action, intrapresa non dal singolo cittadino ma da gruppi di persone rappresentative di categoria mediante le apposite associazioni che tutelano gli interessi collettivi in settori particolarmente delicati, come l’e-commerce e l’energia. I diritti dei consumatori contemplati nel Codice del consumo vengono in soccorso soprattutto nei casi in cui consentono il diritto di recesso, o di ripensamento, per i prodotti acquistati a distanza, la risoluzione del contratto ed il rimborso del prezzo in caso di gravi difetti di conformità del prodotto e il divieto di pubblicità ingannevole.
Per quanto riguarda i debiti finanziari, si fa riferimento anche alle norme contenute nel Testo Unico Bancario, che disciplina le modalità di erogazione di mutui, finanziamenti e prestiti e le varie forme di credito al consumo per l’acquisto di prodotti o servizi di qualsiasi genere, se l’operazione è assistita da un finanziamento concesso dal venditore o da una società ad esso collegata o, nel caso degli immobili, dalla banca mutuante. Le violazioni compiute dagli intermediari creditizi, come la previsione di interessi a tassi usurari o l’imposizione di clausole abusive ed illegittime (ad esempio, la cosiddetta “fideiussione omnibus“), comportano la nullità, o l’annullabilità, del contratto di mutuo, finanziamento o prestito stipulato dal consumatore, con il conseguente decadimento del debito e il suo rimborso non sarà più dovuto, neanche da parte dell’eventuale garante che aveva assistito il debitore principale con il suo patrimonio personale.
Per segnalazioni, informazioni ed assistenza, potete rivolgervi agli sportelli dell’Associazione che trovate al link https://www.udiconer.it/iniziativa-sportelli-aperti-ai-consumatori/
Progetto SCEGLI CONSAPEVOLE, con contributo L.R. 4/17 – Anno 2023